Con l’euro tutto è aumentato, te lo può dire ogni massaia che va al mercato o fa la spesa intelligente con il figlioletto che sembra Einstein.
E poi oggi c’è la super inflazione, che si mangia tutti i risparmi peggio dell’euro. Come fa un mega dirigente in pensione a campare sereno di questi tempi. Se oggi uno come Giuda dovesse essere
comprato, trenta denari non basterebbero certamente. Cosa ci fai con trenta denari oggi. Nemmeno un’arancina da Cracco. Ma se fossero trenta milioni, non cash ma in solide esecuzioni testamentarie?
Il nostro Giuda potrebbe non tradire, non abiurare come un Pietro prima del sorgere dell’alba. C’è un Getsemani a Firenze, più famosa per il Giardino di Boboli, che guarda caso sta proprio in fronte ai Gergofili.
Chi accettò il prezzo del tradimento si impiccò per la vergogna. Che poi forse non voleva proprio morire, se lo avesse voluto avrebbe cercato un albero più robusto, un ulivo o un sicomoro, come l’albero di Zaccheo.
Ma lui scelse il siliquastro, un arbusto ornamentale, bello di colore, ma non certo robusto. Invece per vendetta divina l’albero sostenne il peso del grande traditore. Ma chi non tradisce avrà premi nell’altra vita ed anche in questa, a quanto pare.
Ma al crepuscolo della propria vita a che serve una mercede, seppur cospicua? A sistemare la Famiglia ovviamente. Ciascuno in Italia tiene famiglia, solo che quelle siciliane sono più esigenti, più allargate da vincoli di sangue comunque espunti. L’onore non si sa, ma il benessere della famiglia è salvo. Francis Ford Coppola ci avrebbe fatto un film, “il Testamento”, già il titolo era potente. Solo che qui il colpevole non è il maggiordomo, al limite il notaio.