Un risultato alle europee così Franceschini non oserebbe nemmeno sognarlo. Il Partito Democratico al 30%, appena due lunghezze sotto il Pdl.
Eppure il sondaggio “Predict09.eu” della Burson Marsteller (un istituto di ricerca anglosassone) conferma quello che in Italia prefigurerebbe un autentico terremoto politico. Forse gli autori del sondaggio sopravalutano l’effetto della crisi economica sull’opinione pubblica italiana. Più probabilmente la distanza, non solo geografica, dalla realtà del nostro paese distorce la percezione delle intenzioni di voto. Sta di fatto, anzi sta solo nelle cifre del sondaggio, che Berlusconi e il Pdl mancherebbero alla grande non solo l’obiettivo del 51%, ma anche quello del 45 e del 40 per cento.
Non basta: le stime danno la Lega al 6,7%, tallonata dal partito di Di Pietro (6,7%). Non sfonda l’Udc, ferma al 5,4%. Buone notizie addirittura per Rifondazione-Pdci, che si attesta al 5,3%, ben oltre la soglia di sbarramento del 4%. Soglia invece lontana per Sinistra e Libertà di Nichi Vendola, che non va oltre il 3%. Insomma un sondaggio che va contro ogni aspettativa, un sondaggio da leggere, molto meno da credere. Un sondaggio favola.
Anche se… Anche se il sondaggio si mostra meno sorprendente per quel che riguarda altri paesi dell’Unione. Se Sarkozy in Francia consolida la sua leadership con 5 punti di vantaggio sui socialisti, crolla invece Zapatero in Spagna: il 40% dei consensi va ai Popolari contro il 37% della compagine socialista. In Germania la Merkel è in svantaggio sui socialdemocratici, mentre il Regno Unito vede i conservatori in vantaggio di 4 punti sui laburisti del premier Gordon Brown.
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