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Faccia a faccia Berlusconi-Fini: promesse e garanzie tante, ma si fidano poco

di Mino Fuccillo |21 Settembre 2009 17:09

L’unico segno visibile, l’unico messaggio alla stampa e al paese è stato quel pollice alzato di Silvio Berlusconi dopo due ore e passa di colloquio con Gianfranco Fini. Segno e messaggio di missione compiuta, di ottimo e abbondante confronto, di tutto va bene. Ma qualcuno ricorda di aver visto mai Berlusconi fare un cenno, un gesto, un’allusione a qualche problema, a qualcosa che non va? Dunque, il pollice di Berlusconi che molto ci vuol dire in realtà poco ci dice. Il che non significa che l’incontro sia andato male. Si vedrà nei prossimi giorni.

Fini all’incontro era andato con in tasca la richiesta di essere consultato prima, prima delle scelte politiche del Pdl, prima della designazione delle candidature, prima della presentazione di nuove leggi all’insegna del prendere o lasciare. E poi l’altra richiesta, quella di non fare tutto ciò che detta o suggerisce la Lega. Berlusconi era andato all’incontro con l’obiettivo di far smettere a Fini di esternare dissenso. Si vedrà, anche se è facile immaginare che Berlusconi avrà garantito a Fini tutto quello che Fini voleva, che Fini non si sia fidato memore delle molte passate esperienze, ma che non abbia potuto far altro che dar mostra di fidarsi.

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