Facebook, i fratelli Winklevoss perdono l'ultimo appello

REUTERS) ROMA 17 -REUTERS) – ROMA, 17 MAG – I gemelli Cameron e Tyler Winklevoss, che hanno accusato Facebook di aver rubato loro l'idea del social network, hanno perso l'ultimo appello e pensano di ricorrere alla Corte Suprema americana. I due Winklevoss, la cui vicenda e' raccontata dal film The Social Network, non sono riusciti a convincere la Nona Sezione della Corte d'Appello di San Francisco di riconsiderare la decisione presa lo scorso 11 aprile: ha stabilito che il risarcimento stimato in 65 milioni di dollari ricevuto nel 2008 da Mark Zuckerberg e' equo e che i due non hanno il diritto di contestare un accordo raggiunto in precedenza. Senza fornire una spiegazione il giudice ha rifiutato che fossero 11 giudici a rivedere la sentenza originale, emessa inizialmente da una giuria composta da tre giudici. Uno dei legali dei Winklevoss, Jerome Falk, ha spiegato che si sta pensando di ricorrere alla Corte Suprema degli Stati Uniti. Il portavoce di Facebook, Andrew Noyes, ha invece fatto sapere che l'azienda e' soddisfatta delle decisioni del tribunale. La rivisitazione dell'accordo, potrebbe consentire ai fratelli Winklevoss di beneficiare della crescita dal valore di mercato di Facebook, che investitori privati hanno quotato di recente sui 70 miliardi di dollari. Intanto, sul social network pende un'altra causa: quella intentata qualche settimana fa a New York dall'uomo d'affari italo-americano Paul Ceglia, che sostiene di avere un contratto con Zuckerberg stipulato nel 2003, che gli da' diritto all'84% della societa'. (ANSA-REUTERS)

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