Febbre suina: altre persone positive al virus in Europa/ Ue: “Ci saranno delle vittime”

La febbre suina sbarca in Europa: nell’ospedale di Baden test positivo per un cittadino svizzero di ritorno dal Messico, primo caso accertato anche in Olanda, un bambino di 3 anni, in Spagna 10 casi accertati e 87 sospetti. Un alto funzionario Ue dichiara: «Ci saranno delle vittime anche in Europa».

Intanto in Italia al momento non sono ancora stati segnalati casi confermati di nuova influenza umana A/H1N1. Lo sottolinea il ministero della Salute. Il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio ha invece detto: «Chi torna dal Messico, rimanga a casa sette giorni per via dall’elevata trasmissibilità del virus e dell’assenza di immunità da parte della popolazione».

L’unica arma di difesa dalla nuova influenza suina è una corretta igiene personale. Lo sostiene la Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (Siti) sottolineando come la corsa agli antivirali sia «Inutile perché non in grado di prevenire la malattia e  comunque al momento non ci sono vaccini efficaci e non ci saranno per diversi mesi». La via di trasmissione è aerea, quindi sono a rischio tosse, starnuti e contatti stretti soprattutto in luoghi affollati ad alta concentrazione di persone. Le misure per evitare il contagio sono semplici: corretta igiene personale e frequente lavaggio delle mani; un metro di distanza è solitamente sufficiente per evitare la trasmissione di un virus per via aerea.

Intanto dall’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiara un «Imminente rischio pandemia».

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