Feltri: “E’ Fini che lancia avvertimenti mafiosi”

Pubblicato il 15 Settembre 2009 - 09:57 OLTRE 6 MESI FA

MI170908VAR_0018«Messaggi a Fini? Ma le pare che un bergamasco come me possa mai sognarsi di mandare messaggi mafiosi? Semmai l’annuncio di querela è un messaggio mafioso, perché le querele si fanno, non si annunciano». Il direttore del Giornale Vittorio Feltri commenta così le parole dell’avvocato di Gianfranco Fini Giulia Bongiorno, che ha annunciato di «valutare iniziative giudiziarie» in merito all’articolo di fondo pubblicato il 14 settembre dal suo quotidiano.

Intervistato dalla Stampa, Feltri nega che l’aver citato un fascicolo a luci rosse del 2000 «su personaggi di An rappresenti un avvertimento. Le cose sono semplici: se si accetta che la magistratura possa andare avanti a fare inchieste e processi bisogna stare attenti a quel che succede: oggi a me, domani a te. Io ho fatto un esempio su quel dossier del 2000. Un giornalista curioso cosa dovrebbe fare? Prende, va in tribunale, tira fuori il fascicolo e lo pubblica. Poi vediamo cosa succede». Su Fini «ho scritto quello che la stragrande maggioranza della gente pensa», afferma Feltri, che nega anche di aver avuto contatti recenti con il presidente del Consiglio: «L’autorizzo a controllare le telefonate del mio cellulare: se ne trova una a Berlusconi mi dimetto domani».