Fiat, Chrysler: Marchionne 'fa cassa' per rimborsi e 51%

NEW YORK 20 MAG Chrysler ha raggiunto un accordo con banche e in – NEW YORK, 20 MAG – Chrysler ha raggiunto un accordo con banche e investitori istituzionali per il rifinanziamento del debito, un'operazione con la quale rimborsera' il prossimo 24 maggio 7,5 miliardi di dollari ai governi americani e canadese e con cui Fiat salira' al 46% con il pagamento di 1,27 miliardi di dollari. E la corsa la scalata dell'amministratore delegato Sergio Marchionne alla Chrysler non sembra destinata a fermarsi: entro l'anno Fiat potrebbe salire al 51% se non – secondo alcuni osservatori – al 70% se decidesse di esercitare le call option a disposizione. Chrysler raccogliera' 3,2 miliardi di dollari con l'emissione di bond negli Stati Uniti: 1,5 miliardi di dollari di bond a 8 anni con un rendimento dell'8% e 1,7 miliardi di bond a 10 anni con un rendimento dell'8,5%. La casa automobilistica accedera' a una finanziamento da 3 miliardi dollari a un pricing di 4,75 punti percentuali in piu' rispetto al Libor e avra' la possibilita' di accedere a una linea di credito da 1,3 miliardi di dollari. ''Un ulteriore 5% e' assicurato piu' avanti nel corso dell'anno, quando un altro dei paletti fissati'' con il governo americano ''sara' raggiunto. Fiat sara' presto al 51% e non sara' la fine. Una recente comunicazione alla Sec recita: Fiat ha call option su parte delle quote di altri membri. E queste includono l'opzione ad acquistare tutte la partecipazioni del Tesoro e per rilevare oltre il 40% degli interessi del Veba. Questo significa che Fiat, se vuole, puo' salire al 70% di Chrysler anche prima dell'ipo'', afferma Max Warburton di Bernstein, sottolineando che ''all'inizio eravamo molto scettici sulle chance di successo'' di Chrysler, che sembrava ''incredibilmente debole e con poche chiare sinergie con Fiat. Ma durante il 2010 e' divenuto evidente che Chrysler poteva raggiungere il breakeven anche in un mercato americano depresso. Reali sinergie'' fra Fiat e Chrysler non sono chiare, ma Marchionne ''ha costretto le due organizzazioni a cooperare e ora nel 2011 Chrysler sta realizzando risultati finanziari migliori del previsto''.

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