Fiat, Chrysler, Opel/ Accordo con i sindacati sulle pensioni

Chrysler ha raggiunto un accordo con il sindacato dei lavoratori dell’auto che dovrebbe tenere la casa automobilistica americana fuori dalle procedure fallimentari. Queste, a loro volta, avrebbero del tutto azzerato i benefici di cui oggi godono i lavoratori della Chrysler; i sindacati hanno preferito salvare il salvabile, che è comunque ancora parecchio se si pensa che il costo orario di un operaio Chrysler sarà sempre, dopo i tagli, il doppio di quello di un operaio Fiat.

L’accordo raggiunto nella notte tra domenica e lunedì è per una revisione dell’ultimo contratto aziendale, quello del 2007, e in particolare dei benefici pensionistici che comportava e che gravavano com un macigno sulla possibilità di Chrysler di stare a galla.

Come si usa in questi casi, il sindacato, la UAW (United auto workers), nel comunicato con il quale annuncia l’intesa, parla di ipotesi di accordo. Il responsabile delle relazioni industriali di Chrysler, Al Iacobelli, elogia il sindacato per il senso di responsabilità.

Dal punto di vista di Chrysler restano ora due ostacoli ulteriori per rimanere fuori della procedura fallimentare: l’accordo con Fiat , che non c’è ancora, e l’accordo con i creditori e i governo americano: sono ancora sul tavolo alcuni miliardi di dollari,

E questo è il più grosso problema per Fiat: quanti debiti resteranno sul groppone della nuova Chrysler e quale quota del capitale avranno gli attuali creditori finanziari: questi chiedono il 40%, il governo offre il 5%.

Per Fiat resta anche aperto il fronte tedesco, quello che vede l’interesse della casa torinese puntato sulla casa automobilistica Opel. Ma anche lì ci sono problemi.

Nella giornata di domenica c’è stata una importante presa di posizione da parte della Casa Bianca. Il consigliere economico della Casa Bianca, l’ex mega banchiere Larry Summers ha detto, in una intervista a Fox News di augurarsi che le trattative tra Chrysler e Fiat per il salvataggio dell’azienda americana abbiano successo : «Ci auguriamo che i negoziati, che stanno procedendo con grande energia, si concludano con successo. Ci sono alcuni punti che sono stati risolti. Altre questioni che devono essere affrontate. Ma credo che tutti abbiano l’interesse di vedere l’operazione concludersi positivamente e noi speriamo che questo accada».

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