Fiat/ Marchionne: “Riconversione Termini Imerese ineludibile”

La riconversione dell’impianto Fiat di Termini Imerese è “un progetto da intraprendere”. Lo ha detto l’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, secondo cui “bisogna farlo con serenità. La gente”, ha osservato il top manager del Lingotto, “reagisce in maniera irrazionale su certe cose: io ho aperto la porta ad un intervento nostro, della Regione, del Governo, appunto per cercare una soluzione che vada bene anche per la Sicilia. Quello che è impossibile concepire è la continuità di quello stabilimento come un asset produttivo di vetture considerando che non esiste il minimo livello di indotto attorno a quello stabilimento”.

Lo stabilimento siciliano, ha rilevato Marchionne, “è nato in un mondo diverso, non c’è niente intorno, non può essere sostenuto. Non stampiamo a Termini Imerese, i costi di logistica sono enormi”. Marchionne ha escluso un futuro per lo stabilimento di Termini anche se la regione Sicilia dovesse investire sulle infrastrutture che lo circondano. “Non ha una ragione di esistere”, ha concluso l’amministratore delegato della Fiat. Per quanto riguarda Cnh, invece, entro due anni sarà chiuso lo stabilimento di Imola. Gli altri due impianti dell’azienda “sia quello di San Mauro che quello di Lecce”, ha rassicurato Marchionne, “non sono per il momento a rischio chiusura, perchè riordinando la produzione di Imola in questi due stabilimenti dovremmo assicurarne il futuro”.

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