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Filippine/ Eugenio Vagni ha telefonato alla sua famiglia ed ha detto di stare bene, nuovo appello della Croce Rossa ai rapitori

di lgermini |2 Maggio 2009 9:53

Eugenio Vagni, il volontario italiano della Croce Rossa Internazionale (Cicr) dal 15 gennaio in mano alla banda di Abu Sayyaf nelle Filippine, ha telefonato alla sua famiglia e ha detto di stare bene, a quanto riferisce l’agenzia Agi.

Lo ha reso noto Alain Aeschlimann, responsabile delle operazioni Cicr per il sud-est asiatico. L’ostaggio italiano e’ riuscito a telefonare giovedi’ notte.

“E’ l’unica notizia che abbiamo avuto da lui da quando e’ stato visto per l’ultima volta, il 16 aprile, insieme al suo collega svizzero, Andreas Notter, che ora e’ libero ed e’ tornato dai suoi”, ha dichiarato Aeschlimann. ”Come sempre, rimaniamo davvero preoccupati per Eugenio”.

Attraverso il sito web dell’organizzazione, Aeschlimann ha rinnovato l’appello per il rilascio “sano e salvo, immediatamente e senza condizioni” dell’ingegnere italiano, e ha detto che la Croce Rossa non risparmiera’ gli sforzi fino a che la crisi non sara’ risolta e ha confermato che l’organizzazione non ha ricevuto alcuna richiesta di riscatto.

“Finalmente ho avuto la prova che e’ vivo”, ha detto la moglie di Vagni al Tgr Rai della Toscana. “Ha cercato di farmi coraggio dicendomi di stare tranquilla. Io spero che torni presto a casa”.

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