Fiorentina, D'Agostino: "Voglio chiudere la carriera qui"

FIRENZE 29 APR ''Normale che ti – FIRENZE, 29 APR – ''Normale che ti bruci restare fuori, se non fosse cosi' vorrebbe dire che non ci tieni. Ma non sono pentito di essere venuto a Firenze: so che ora avrei potuto essere a Napoli e magari guadagnare di piu' ma ho fatto una scelta di cuore e non la rinnego, anzi spero di restare e chiudere la carriera con la Fiorentina''. Gaetano D'Agostino, il centrocampista che solo 2 anni fa era conteso da Real Madrid e Juve, racconta all'ANSA una stagione in cui, da grande colpo di mercato pagato all'Udinese 5,5 milioni di euro per la comproprieta', e' finito anche per vari infortuni a fare tanta panchina: finora ha disputato 18 gare (con 3 gol) e solo poche da titolare, l'ultima risale al 6 febbraio a Parma. ''Ma non e' un anno da buttare – dice il giocatore – mi sono innamorato di questa maglia e di Firenze tanto che comunque andra' a finire restero' a vivere qui, ho comprato casa e anche un'osteria in centro. Forse prima avrei reagito male per tante esclusioni ma la scoperta della fede mi porta ad avere sempre un atteggiamento positivo. Oggi fa piu' notizia comportarsi male ma io voglio essere un esempio e ringrazio Mihajlovic che ha evidenziato la mia professionalita'. Le polemiche spaccano lo spogliatoio''. Idee chiare sul futuro: ''Voglio restare, so che c'e' un accordo verbale fra Fiorentina e Udinese e mi fido della loro parola, ho la media piu' alta fra i viola tra minuti giocati e gol – sorride – E a chi mi considera un giocatore perso rispondo che non e' vero, i persi sono altri. Ammetto di aver sofferto due anni fa le pressioni di mercato, mi volevano il Real, la Juve, alla fine sono rimasto anche se a Udine non avevo piu' stimoli. Quanto vissuto non lo auguro a nessuno e un giorno scrivero' un libro. Ma non mi sono mai perso. E' pesato il dualismo con Montolivo? Quando mi hanno preso lui c'era. E comunque tra noi c'e' un grande rapporto e anche sabato a Cagliari abbiamo dimostrato di poter convivere, ci siamo divertiti. Prendete Iniesta e Xavi, non sono due incontristi eppure giocano e vincono assieme da anni''. Domenica arriva a Firenze la squadra dove ha giocato quattro anni: ''Se segno esulto, non in modo sguaiato pero' lo faro' in rispetto ai tifosi viola e anche a quelli friulani. L'Udinese merita di andare in Champions per il calcio mostrato, non mi sorprende perche' ha una rosa di valore e un tecnico bravissimo. Guidolin e' la bestia nera dei viola? Vorra' dire che la coloreremo. Non faremo regali a nessuno, puntiamo a chiudere a 58 punti''. Poi nello specifico: ''Sanchez e' pronto per una grande, Di Natale e' tecnicamente fra i migliori al mondo, per me e' piu' forte di Del Piero e Totti anche se non ha vinto come loro perche' ha preferito fare una scelta di vita. E l'Udinese e' un esempio per il calcio italiano. Se la Fiorentina e' simile? No, questa piazza e questa societa' sono piu' ambiziose''. I Della Valle e i tifosi vogliono tornare presto in Europa: ''Giusto, questa Fiorentina e' piu' forte di questa Juve, purtroppo per i tanti infortuni di rado e' stata al completo. Io non la cambierei tanto ma so di essere di parte''.

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