Fli contro Urso e Ronchi: 'Parlino adesso'

ROMA – ''Aspetto di vedere e di sentire tesi diverse sulla scelta per i ballottaggi, che avrebbero anche un largo seguito, ma purtroppo non ne vedo traccia''. Roberto Menia prende la parola all'assemblea nazionale di Fli e dice per primo quello che tutti pensano: se Adolfo Urso e Andrea Ronchi hanno una posizione diversa la dicano, si confrontino sulla loro volonta' di sostenere i candidati del centrodestra, soprattutto a Milano e a Napoli nei ballottaggi. Invece i due esponenti di Fli non dicono una parola, ne' in assemblea ne' alla stampa e questo irrita l'ala maggioritaria di Futuro e Liberta'. ''Cerchiamo di fare in modo che finiscano le divisioni tra falchi e colombe – li provoca senza nominarli Fabio Granata – ma soprattutto cerchiamo di fare in modo che si chiuda per sempre dentro Fli la stagione dei piccioni viaggiatori''. Sono in molti a sostenere, come fa Carmelo Briguglio, che ''la scelta del terzo polo non e' definitiva ma ci stiamo perche' obbligati dal fatto che il centrodestra e' occupato abusivamente da Berlusconi''. Menia sostiene che proprio la sconfitta del berlusconismo a Milano aprirebbe un quadro nuovo: ''lui potrebbe rinsavire e farsi da parte, magari andando a sfogare le sue passioni senili ad Antigua, facendoci un piacere''. A chiedere chiarezza e' di nuovo Briguglio: ''nel partito ci puo' anche essere una minoranza filoberlusconiana, non siamo il Pdl – afferma – l'unico vincolo pero' deve esser quello della lealta'. Si puo' anche andare via da Fli per una convinzione politica profonda, e di questo avremmo rispetto, ma se poi uno perche' a Palazzo Grazioli si e' conservato una casella diventa ministro, o sottosegretario, o qualcosa del genere, non possiamo dare dignita' politica o rispetto ne' ora ne' dopo''.

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