Forza Italia, dove porta la svolta a sinistra di Tajani? Cosa vuol dire la sterzata dei Berlusconi?
Non pochi esponenti di Forza Italia si chiedono parlando fra di loro: “Tu hai capito dove vuole andare a parare il nostro segretario?”
Sul problema dello ius scholae, Tajani non arretra di un centimetro: “Non si possono aspettare sette generazioni per diventare italiani”, sostiene stizzito alle critiche.
Matteo Salvini, l’altro vice premier risponde a distanza: Questa novità nonè nel programma di governo, quindi di che cosa parliamo?” La replica del ministro degli Esteri non si è fattaattendere: “Non accetto imposizioni da nessuno”.
Insomma, se non è guerra poco ci manca. Ecco perché una parte dei berluscones non comprendono appieno questa sterzata del segretario.
Forse sarà per il nuovo atteggiamento di Marina e Piersilvio che non guardano più in cagnesco il Pd e oggi la sua numero uno. Parlano di diritti civili e quindi dello ius scholae, a Mediaset non disdegnano più i giornalisti di sinistra.
Ad esempio, Bianca Belinguer a cui sono state affidati due importanti talk-show politici in onda nella prima serata. Ma nemmeno tanti altri vengono respinti a brutto muso.
Ne consegue che Tajani non può che prendere atto e “ubbidire”, come sostengono i contrari a questa virata a sinistra.
Viene a proposito una vecchia idea dei progressisti sulla cittadinanza italiana da concedere ai migranti che vivono in Italia. Un bambino che frequenta la nostra scuola e di rimando la nostra cultura non può aspettare diciotto anni per chiedere di diventare un cittadino del Paese in cui si è formato.
Quale migliore occasione per Tajani? Vuole avvicinarsi il più possibile alle “novità politiche”dei figli del Cavaliere perché altrimenti teme di non salire sul tram del nuovo progressismo.
Proprio per questo c’è chi si azzarda a dire che il cambiamento di Forza Italia non è solo di facciata. Nascono le indiscrezioni, i rumors aumentano, le polemiche sono per ora sottro traccia e si avvicina il momento che potranno esplodere.
Nell’occhio del ciclone ci finisce proprio lui, il segretario del partito, perchè alcuni sono convinti che Tajani potrebbe voler finire nel campo largo con l’intento che nella nuova formazione Forza Italia possa fare da contro altare alla sinistra-sinistra di Fratoianni e Bonelli.
In questo bailamme di indiscrezioni, Giorgia Meloni ha preferito per adesso tacere e aspettare il trenta agosto, giorno in cui i tre alleati di governo si incontreanno per chiarirsi.
Ma né Tajani, né il duo dell’Avs, hanno pensato di solidarizzare con Giorgia Meloni che un portavoce di Ilaria Salis ha definito come fece Vincenzo De Luca, il governatore della Campania: str…..
Quando a Bonelli è stato chiesto che cosa ne pensava di quell’epiteto ha risposto: “Non dobbiamo nessuna spiegazione”. Il campo largo della maleducazione non conisce confini. Il “neo progressista” Tajani non dovrebbe dimenticarlo a meno che non si voglia fare i portavoce di Elly scomparendo presto dalla scena politica.
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