Francia pronta a tassare le seconde case degli stranieri

PARIGI 11 MAG Potrebbero es – PARIGI, 11 MAG – Potrebbero essere gli stranieri a pagare, almeno in parte, per i mancati introiti dell'erario francese dopo il taglio dell'imposta patrimoniale sui redditi elevati (Isf). Il consiglio dei ministri transalpino ha inserito infatti tra le misure compensative un progetto di tassazione delle seconde case i cui proprietari sono stranieri, o francesi che non hanno la residenza in madrepatria. Si tratta, secondo una prima stima, di circa 360 mila immobili, concentrati soprattutto nelle zone di interesse turistico, come la Provenza, le coste del Sud o la Normandia, e ovviamente nella capitale, il cui comune da tempo denuncia l'invasione degli acquirenti non residenti. Inglesi, olandesi, emiri del Golfo e cinesi, ma soprattutto molti italiani, che secondo i dati dell'associazione dei notai dell'Ile-de-France, la regione di Parigi, sono i principali acquirenti stranieri di case nella Ville Lumiere, con il 24,7% delle transazioni. Cifre simili a quelle della Costa Azzurra, dove, secondo un recente studio, gli italiani possiedono oltre 22.000 case di vacanza. L'imposta, spiega un'esperta del mercato immobiliare all'agenzia France Presse, sara' calcolata al tasso del 20% e applicata sul valore locativo dell'immobile. Una formula che, sottolinea, andrebbe a svantaggio soprattutto dei proprietari di edifici di fascia media, dato che per chi puo' permettersi di comprare un bene di lusso ''non e' certo pagare 15.000 o 20.000 euro in piu' all'anno che cambia qualcosa''. La scelta di applicare questa nuova imposta, spiegano dal ministero dell'Economia, viene dalla constatazione che ''essere proprietari di uno o piu' residenze secondarie induce, direttamente o indirettamente, a beneficiare dei servizi pubblici locali e nazionali (polizia e gendarmeria, giustizia, infrastrutture)''. Tutte cose finanziate attraverso le tasse, a cui lo straniero che ha una seconda casa ''non contribuisce'', avendo la residenza fiscale altrove. L'introito complessivo per le casse dello Stato, stima sempre il ministero, sarebbe comunque abbastanza ridotto: circa 176 milioni di euro nel 2012, a fronte di un mancato introito per la riduzione dell'Isf di oltre 1,8 miliardi di euro. La riforma dell'imposta patrimoniale sui redditi elevati, approvata oggi dal consiglio dei ministri francese, prevede un innalzamento della soglia di applicazione, da 800 mila di euro di imponibile a 1,3 milioni, e la riduzione delle percentuali di imposizione, lo 0,25% per i redditi della prima fascia tassata (1,3-3 milioni di euro), e lo 0,5% per quelli della seconda (oltre 3 milioni).

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