Fukushima, allarme radioattivo: pesce bandito

TOKYO – Il governo giapponese ha vietato la vendita e il consumo di una varieta' di pesce comune delle acque al largo di Iwaki, nella prefettura di Fukushima, dopo che le analisi hanno rilevato valori eccedenti i limiti di legge per la concentrazione di sostanze radioattive. Lo ha annunciato il segretario dell'esecutivo nipponico, Yukio Edano, secondo il quale un esemplare di 'konago', un piccolo pesce spesso consumato con salsa di soia e riso, ha evidenziato alti livelli di cesio radioattivo, pari a 14.400 becquerel/kg contro un limite legale di 500. A Kitaibaraki, nella prefettura nord-orientale di Ibaraki, all'inizio del mese una partita della stessa varieta' di pesce era stata trovata contaminata con quantita' di cesio radioattivo di 526 becquerel/kg, di poco oltre il tetto massimo consentito. Dal punto di vista della sicurezza alimentare, tuttavia, i rischi legati alla circolazione di pesce contaminato dovrebbero rimanere bassi, in quanto con la crisi nucleare i pescatori hanno volontariamente evitato la pesca al largo della costa di Fukushima.

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