Gattuso (Milan): Gioco altri due anni e poi smetto

Milano – "Sono quasi al capolinea. Manca poco per appendere le scarpe a chiodo. Ho 33 anni e per il ruolo in cui gioco posso ancora andare avanti due anni ma poi lascerò. Sono orgoglioso di non avere rammarichi, ho fatto tutto quello che volevo fare. In futuro mi piacerebbe allenare i ragazzini". Così Rino Gattuso in una intervista esclusiva a Verissimo, che andrà in onda integralmente nella puntata di sabato 16 aprile 2011 su Canale 5. Determinato e mai arrendevole, Rino dice che il suo motto nella vita è "lavorare, lavorare e lavorare", di avere la tendenza ad ingrassare "ho la fissa di andarmi a pesare tutti i giorni, perché quando devi correre due chili in più si sentono" e sulla possibilità di avere qualche momento di debolezza o commozione, chiosa "Difficilmente piango per il calcio, per una partita andata male. Il pianto lo lascio per altri momenti, quando vedo delle cose brutte". Infine, tra un palleggio e l'altro con Silvia Toffanin, sulle tre giornate di squalifica inflitte a Ibrahimovic, scherzando, fuori onda, Ringhio confida: "Ma hai visto quanto è grosso? A Ibra non ho detto niente perché avevo paura di prenderle!".

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