Genoa-Sampdoria di sera: tensione sotto controllo

GENOVA – Il derby si giochera' di sera, come stabilito. Nessuna ansia da partita in notturna, nessuna necessita' di ingenerare ulteriori tensioni. La decisione, arrivata dopo appena 15 minuti di riunione tra prefetto di Genova, forze dell'ordine e rappresentanti delle societa' Genoa e Sampdoria (entrati insieme e usciti insieme), rimette le bocce al loro posto. La sicurezza dello stadio e della citta' riguarda le forze dell'ordine che si vedranno domani, attorno al tavolo tecnico della questura, per decidere il da farsi. Quanti uomini, tra polizia, carabinieri e finanza, ci saranno? ''Quelli che serviranno'' risponde il prefetto, Francesco Musolino, che tira acqua sul fuoco della tensione. Tensione che comunque c'e': perche' questa stracittadina, da sempre difficile e sentita, non e' il solito derby di meta' campionato, ma per la Samp rappresenta la 'direttissima per l'inferno'. Vincere un derby non e' questione di vita o di morte. E' molto di piu': ben lo sanno i sampdoriani che domenica si giocano, nell'ordine, la permanenza in serie A e una certa credibilita' cittadina. I genoani invece, che giocheranno solo per la gloria visto che alla classifica non devono chiedere nulla, sanno che vincere il derby potrebbe dar loro una soddisfazione epica: quella di relegare gli odiatissimi cugini nel purgatorio della B. Nella gara degli sfotto', per adesso, vincono i genoani con uno splendido ''non vi salva neanche Padre Pio'' scritto a lettere cubitali vicino alla porta del Sampdoriashop in centro citta'. I doriani sono troppo tristi per ribattere: la squadra e' quella che e' e rimane loro soltanto uno stramaledetto orgoglio. Non poteva mancare ne' le parole travisate di Marta Vincenzi, sindaco di fede doriana ma sempre sindaco e quindi costretta a dire di tifare bipartisan, che ha parlato di solidarieta' e si e' vista tradurre una parola cosi' soave con il termine 'torta' e la gaffe di un dirigente del Coni che, presentando la Casa delle Federazioni due giorni fa, ha dato per gia' spacciata la Sampdoria. Il sindaco Vincenzi ha gia' risposto che le sue parole erano solo una richiesta di civilta', perche' la citta' non abbia a risentire del risultato. Quindi la parola 'solidarieta'' che nel calcio ha significati specifici deve essere letta con ''gioia agonistica''. Bello a dirsi, ma nel calcio e soprattutto nel derby e' difficile a farsi proprio perche' non e' questione di vita o di morte. Il derby, questo derby, e' molto di piu'.

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