Germania est/ “Comrade couture” e il lato fashion di Berlino est, un documentario celebra il mondo della moda nella Ddr

La Germania dell’Est, di solito esecrata per il suo passato comunista e per il suo peggiore simbolo, il muro di Berlino, è stata – almeno questa volta – celebrata insieme con la sua moda, dal documentario  “Comrade Couture” (compagna sartoria) del regista Marco Wilms. Il documentario rievoca e propone  a una nuova dignità, lo stile di strada della Germania comunista.

Cresciuto sotto le restrizioni del regime, che imponeva contegno e disciplina, Marco Wilms, che oggi ha 43 anni, fin dalle scuole elementari era giudicato dalle autorità come un giovane ribelle, tanto che non gli fecero nemmeno finire la scuola.

Per sua fortuna era un bel ragazzo, lo notarono in un locale off e così gli si aprì una carriera da modello e l’ingresso nel mondo della moda, underground, alternativa, “di strada”, quel poco che era possibile nel paese più ricco ma anche più sorvegliato, dell’ex blocco sovietico.

A vent’anni dalla caduta del muro il documentario è già diventato un successo. Con un collage  stralci video e foto degli anni Ottanta, Wilms porta sul grande schermo la spinta creativa e i brividi libertari dei giovani di Berlino est, attraverso le loro sensazioni e le loro testimonianze. Tutto in chiave fashion.

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