Geronzi: "Senza una logica di sistema è l'apoteosi delle lobby"

ROMA – Senza una logica di sistema si arriva alla apoteosi delle lobby: questo l'insegnamento tratto dall'operato di Guido Carli, gia' governatore della Banca d'Italia, secondo quanto e' stato ricordato oggi da Cesare Geronzi. Intervenendo alla cerimonia di consegna del premio Guido Carli, nella sua prima uscita pubblica dopo le dimissioni da presidente delle Generali, Geronzi ha sottolineato che era la visione di Carli degli interessi generali ''che ha informato l'agire di tutti quanti sono stati alla sua scuola e di quell'insegnamento sono riconoscenti. Quegli interessi – ha spiegato – che oggi, a volte, sembrano diventare quasi turpiloquio, secondo qualche 'benpensante', cosi' come, di tanto in tanto, viene bandito il riferimento al 'sistema'. Poi improvvisamente ne viene fuori una smodata esaltazione''. Geronzi ha quindi ricordato che Carli ''non si faceva di certo scrupolo nel valutare le esigenze di sistema e neppure le considerava e vi aderiva senza proclamarlo come a volge oggi accade. Riteneva, da fautore del libero mercato, che gli interessi singoli si dovessero perseguire con determinazione, ma che sarebbe stato pure necessario che non fossero slegati da quelli generali. Diversamente – ha concluso Geronzi – sarebbe stata l'apoteosi di quelle che egli definiva 'arciconfraternite del potere', oggi le varie lobby, che spesso si nutrono 'dei lacci e laccioli' di cui resta ancora avviluppata una parte dell'economia''.

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