Giappone, onde radioattive: il governo non sa quante sono

TOKYO – L'unita' di crisi istituita dal governo giapponese dopo il sisma/tsunami dell'11 marzo e' stata lasciata al buio sulle possibili conseguenze della crisi nucleare di Fukushima, senza ricevere tempestivamente i dati delle simulazioni al computer in merito alla contaminazione radioattiva stimata intorno alla centrale. Lo ha rivelato oggi il capo di gabinetto, Yukio Edano, spiegando che l'ufficio del primo ministro ha ricevuto un fax con i risultati delle simulazioni del disastro nelle prime ore del 12 marzo. Il documento, tuttavia, e' rimasto nelle mani di un funzionario e non e' stato consegnato al premier, Naoto Kan, che lo stesso giorno si e' recato in visita al sito di Fukushima senza dunque conoscere le possibili conseguenze di una fuga radioattiva nell'area. ''Indagheremo a fondo sulle circostanze che hanno portato alla mancata consegna delle informazioni'', ha spiegato Edano, secondo cui i dati avrebbero potuto essere utili per organizzare meglio le operazioni di evacuazione, decise tra l'11 e il 12 marzo in un raggio di 20-30 chilometri dalla centrale in avaria. Le simulazioni computerizzate vengono fatte continuamente dal sistema 'Speedi' (System for Prediction of Environmental Emergency Dose Information), sviluppato dal ministero della Scienza e della Tecnologia, che ipotizza scenari multipli sulla dispersione delle sostanze radioattive provenienti dalla centrale basandosi sulla direzione/intensita' dei venti e su altre variabili.

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