Giochi erotici/ Operaio polacco muore a Belluno per orgasmo da soffocamento. Nella storia sono molti i casi di decessi dopo pratiche erotiche, morì così anche l’ultimo principe di Condè

Stava cercando quello che viene definito l’orgasmo da soffocamento con un giochetto erotico in cui collo e membro vengono legati con una fune, ma qualcosa è andato storto ed è morto nel suo appartamento di Sedico (Belluno). La vittima è un polacco di 30 anni, sposato e con un bambino piccolo, che lavorava alla Luxottica, trovato morto nella sua abitazione di Piazza della Vittoria dai Vigili del Fuoco, avvertiti da un amico, allarmato dal fatto che  non rispondesse al telefono da alcuni giorni.

Non è chiaro se l’uomo fosse da solo o in compagnia durante il gioco erotico. Su questo e su tutta la vicenda sta indagando la procura della Repubblica. La morte pare risalga a due o tre giorni fa.

Non è la prima volta che questo tipo di gioco erotico sia finito male. Recente è, ad esempio, il caso del divo di Kill Bill, David Carradine, trovato morto nella suite di un albergo di Bangkok con una fune legata al collo, una al pene ed entrambe legate assieme e appese al muro. Quello che doveva essere un gioco di auto erotismo si è trasformato in un suicidio.

E sempre per suicidio venne scambiata anche un’altra morte “nota”, legata ad un gioco erotico molto simile, una morte risalente a due secoli fa. Luigi Enrico Giuseppe, ultimo principe di Condè-Borbone, venne ritrovato morto nel suo palazzo nell’agosto del 1830 con un cappio al collo attaccato alla spagnoletta di una finestra nella sua camera da letto. Subito si pensò ad un suicidio o addirittura ad un omicidio, architettato dagli eredi per poter accedere subito al testamento.

Oggi la tesi più rilevante è che la causa più probabile dell’evento sia stato di un tentativo di quasi-strangolamento effettuato come pratica erotica: in questo sarebbe stato aiutato (forse un pò troppo, considerato che anche lei avrebbe ricevuto una sostanziosa ricompensa dopo il decesso del duca) dall’amante, baronessa di Feuchères, di origine iralndese, che il principe aveva portato con sè in Francia di ritorno dalla guerra.

La pratica dell’orgasmo da soffocamento si basa sulle sensazioni estremamente eccitanti che si ottengono sottoponendosi a strangolamento o impiccagione parziale durante la masturbazione, ma è una pratica desueta nonchè molto pericolosa, se non si riesce a interropere in tempo la procedura di asfissia. Più che altro queste pratiche erano usate nel XVI secolo come trattamento per la cura di disfunsioni sessuali e per l’impotenza.

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