Giornalisti/ Siddi (Fnsi): Se il nuovo contratto sarà bocciato dai Cdr, si tornerà al vecchio

(Agi) – «Se il contratto dovesse essere bocciato, ci saranno delle conseguenze: se fosse clamorosamente bocciato, il gruppo dirigente della Fnsi dovrebbe porsi il problema se debba essere annullato». Lo ha affermato il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, spiegando a Bologna – a margine delle celebrazioni per il centenario della nascita della Federazione Nazionale della Stampa Italiana – gli effetti che il referendum confermativo nelle redazioni potrebbe avere sul contratto appena siglato, dopo anni di trattative, e già in vigore.

«Già da fine mese – ha ricordato Siddi – i giornalisti avranno in busta paga i nuovi aumenti retributivi». Il referendum dal canto suo, ha spiegato, pur non costituendo un obbligo statutario di valore giuridico, ha avuto un percorso statutario che è stato perfezionato e che potrebbe portare a delle conseguenze «essendo uno strumento di democrazia e di consultazione primaria stabilito da un congresso che ne ha deciso l’effettuazione».

Di fatto si può intendere, anche se Siddi non si è espresso in proposito, che la conseguenza di una clamorosa bocciatura del contratto in sede di referendum potrebbe essere la decadenza del contratto appena rinnovato e un ritorno a quello vecchio “congelato”.

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