Giro d'Italia, Anton: Grazie ai tifosi che mi hanno dato una mano

Monte Zoncolan (Udine) – "Penso che sia la vittoria più importante della mia carriera perché il Giro è mitico e Marco Pantani era il mio mito. Grazie anche ai tifosi che mi hanno dato una mano in quel corridoio così stretto. Passarci da primo è stata una sensazione particolare. Non senti niente – "Penso che sia la vittoria più importante della mia carriera perché il Giro è mitico e Marco Pantani era il mio mito. Grazie anche ai tifosi che mi hanno dato una mano in quel corridoio così stretto. Passarci da primo è stata una sensazione particolare. Non senti niente, solo il rumore della gente, i metri si fanno eterni e non sai dove sono gli altri". Lo ha detto Igor Anton in conferenza stampa al traguardo del Monte Zoncolan. "Se dopo la caduta del 2008 avevo paura di non tornare ai miei livelli? In quella caduta – spiega – mi sono rotto un osso vicino al femore ed ho una placca di metallo così come una nella clavicola. Nel 2009 non ero in forma specie nel tono muscolare. Comunque a volte le sconfitte ti fanno godere di più le vittoria e quella di oggi è un grande regalo".

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