Giro d'Italia, Contador: Su Nibali-Scarponi più pressione che su di me

Torino – Alberto Contador difende il diritto a partecipare al Giro d'Italia specificando di non aver alcun motivo per ritirarsi nonostante sia sotto inchiesta per doping. Lo spagnolo è risultato positivo al clenbuterolo dopo il Tour de France del 2010 ma è stato scagionato dalla Federazione ciclistica spagnola motivando l'esito degli esami con il consumo di carne bovina contaminata. Uci e Wada hanno fatto ricorso al Tas, che dovrebbe emettere una sentenza prima del Tour di quest'anno. Alcuni team hanno lasciato fuori dal Giro i corridori coinvolti in vicende di doping. La Bmc ha escluso Alessandro Ballan e Mauro Santambrogio, mentre la Movistar ha tenuto fuori Marzio Bruseghin. "Non so quale sia la situazione con quei corridori. La mia situazione è diversa", ha detto Contador. "Sono stato scagionato e mi auguro che in futuro verrà confermato il verdetto. Non si possono fare paragoni tra me e quei ragazzi". Se sarà autorizzato dal Tas, Contador potrà tentare di vincere per la terza volta consecutiva il Tour de France. "Non è stata difficile la scelta di disputare il Giro a causa della situazione con il Tour, ma si può correre in entrambi", ha spiegato Contador. "Ho scelto il Giro perché ho buoni ricordi del 2008 e ho voluto tornare". "Di solito tutti cercando di mettermi addosso pressioni, è normale", dice ancora lo spagnolo. "Al Tour tutti si aspettano che io fallisca, qui è diverso. Voglio affrontare la gara giorno per giorno. A mio parere credo che rispetto a me ci saranno corridori con più pressione addosso, come Nibali e Scarponi. Se non sei italiano è difficile comprendere quanto sia importante questa gara".

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