Giro, Scarponi: 'Che peccato, ci voleva un altro metro'

MONTEVERGINE DI MERCOGLIANO (AVELLINO) – ''Qualche metro in piu' e avrei vinto io, che peccato''. E' il rammarico di Michele Scarponi, che comunque sa di aver fatto una bella impresa. Aver preso altri secondi preziosi a Nibali e Contador da' nuova fiducia al marchigiano. E da' anche forza alla sua squadra, sempre piu' cosciente dei propri mezzi. ''Questo arrivo era perfetto per Michele – dice Alessandro Petacchi, che dopo lo sprint di ieri oggi era piuttosto stanco -. Comunque ho cercato di fare il possibile per stare davanti, la salita era piuttosto semplice. Peccato per la vittoria''. ''Stiamo bene, il Giro e' ancora lungo'' dice Scarponi, che grazie all'abbuono guadagna due posti in classifica e ora ha un ritardo dalla maglia rosa di appena 14 secondi. ''Ci ho creduto – continua – De Clercq mi sembrava piantato, ma per vincere gli e' bastato un metro. Ho perso per poco''. Prima del via aveva promesso di stare fermo fino all'ultimo e di puntare all'abbuono, e cosi' e' stato. ''Il problema e' che nel finale quelli dell'Acqua&Sapone si sono rialzati e De Clercq ha preso 10-15 secondi di troppo. Ho chiesto a Niemiec di alzare il ritmo, e' andato fortissimo. Sono contento ma certo era meglio vincere''. Stefano Garzelli in volata e' riuscito a battere perfino Nibali. Niente male per un 'vecchietto' come lui. ''Questa era una tappa che mi piaceva ma non puo' andare sempre bene. Avevo deciso di provare a fare la tappa. Sono contento che abbia vinto un corridore che ha avuto coraggio, i giovani a volte sono portati a risparmiare le forze. Ma noi come squadra ci proviamo sempre, e' giusto lottare dal primo all'ultimo metro. E io sono contento di lottare con gente che ha dieci anni meno di me. Le squadre grosse lasciano fare aspettando gli ultimi dieci giorni, hanno paura di scoprirsi. Io penso invece sempre che voglio onorare il Giro. E' bello battere gente come Nibali e Contador''. Il ceco Roman Kreuziger sta piano piano trovando la forma giusta riprendendosi da qualche acciacco e oggi ha centrato un bel terzo posto. ''Oggi ho avuto buone sensazioni, mi sentivo bene. Finalmente abbiamo una squadra tutti vicini come volevamo. Ma questo per me e' solo il primo arrivo, non vuol dire niente''. Mentre il vincitore della tappa Bart De Clercq ha dedicato la vittoria alla famiglia Weylandt, di cui e' vicino di casa (vive a una trentina di chilometri distanza), risponde la polemica doping. Rinaldo Nocentini e' tra quelli chiamati in causa nella lista Uci pubblicata dall'Equipe. ''Io sono tranquillo – dice – siamo una squadra che fa di tutto contro il doping. Possono dire quello che vogliono''. .

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