Goldman Sachs, banchiere ingaggia russa per cliente mediorientale e…

Goldman Sachs, banchiere ingaggia russa per cliente mediorientale e...
Goldman Sachs, banchiere ingaggia russa per cliente mediorientale e…

ROMA – Una prostituta russa, con un reddito annuale di 500.000 sterline, sarebbe stata ingaggiata da un banchiere della Goldman Sachs, per andare a letto con un cliente del Medio Oriente. La donna, 25 anni e conosciuta solo come Michella, si dice sia stata prenotata da Youssef Kabbaj, dirigente della Goldman Sachs, nel tentativo di far colpo su un investitore libico, così da assicurarsi un accordo.

Nell’annuncio on line di Michella si legge:”Ho forme sexy e grande appetito per i giochi spinti”. La donna è stata menzionata questa settimana, dalla Corte Suprema nel caso che vede la Libyan Investment Authority rivendicare 846 milioni di sterline dalla Goldman Sachs, dopo una serie di disastrose operazioni fatte nel 2008.

Sostiene che la Goldman abbia abusato del rapporto di fiducia e approfittato della ingenuità e vulnerabilità dei funzionari per convincerli a investire. Kabbaj sembra abbia pagato ad Haitem Zarti un volo in business class a Dubai, prenotato un albergo a cinque stelle e pagato 435 sterline per una notte con due donne.

Il dirigente di Goldman era sotto pressione, voleva fare bella figura col fratello maggiore di Zarti, Mustafa, un alto funzionario della Gheddafi-era Libyan Investment Authority (LIA). Una delle due donne era Michella e, secondo The Sun, al momento a Dubai con questo nome c’è solo una prostituta.

In un annuncio on line su un sito di escort, si descrive come “una donna giovane e attraente, ricevo molti complimenti, sono molto bella, con un sorriso angelico”. “Ho un corpo stupefacente, raffinato e forme sexy”. “Sono tenera, molto appassionata, colpevole di avere un grande appetito per i giochi spinti. Amo gli appuntamenti romantici e sensuali, momenti indimenticabili, ore piene di passione dove ogni fantasia diventa reale”.

Michella è stata avvicinata da un reporter de The Sun che le ha mostrato una foto di Kabbaj. Ha detto:”Anche se ci siamo incontrati non ricordo cosa sia successo otto anni fa. Ho cinque clienti al giorno ed è facile fare il conto per otto anni”.

In una recente dichiarazione Kabbaj ha detto:”Non è stato mai pagato né da me né da Goldman Sachs nessun dipendente LIA per intrattenimento sconveniente. Al momento della manifestazione ero uno dei 5.000 vice presidenti della società”.

“Tutte le spese relative alla LIA sono state rimborsate e approvate da almeno due soci di Goldman Sachs”. Goldman Sachs nega illeciti. Il caso va avanti.

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