Da oggi in Gran Bretagna la comunione si fa per posta.
I fedeli dell’Open episcopal church, una chiesa indipendente britannica di ispirazione cattolica ma che non riconosce l’autorità del Papa, hanno ora un nuovo servizio di consegna delle ostie a domicilio, lanciato con lo slogan “Host in the post“.
L’Open episcopal church, che nel proprio sito dichiara di accogliere anche i divorziati, gli omosessuali, i tossicodipendenti e il ladri «persone alle quali la Chiesa di Roma rifiuterebbe probabilmente la comunione», offre gratuitamente le ostie, ma le spese postali sono a carico dei fedeli. Ricevere un’ostia a casa costa 2 sterline mentre se ci si vuole avvantaggiare con una scorta da 500, le spese postali arrivano a 10 sterline.
L’obiettivo sotteso all’iniziativa “Host in the post” è quello di avvicinare alla Chiesa tutti i fedeli non praticanti. Secondo i membri della confessione religiosa, infatti, la modernizzazione è fondamentale per l’avvicinamento alla religione cattolica.
Il servizio a domicilio per anziani e malati fedeli, pur nella purezza delle sue intenzioni e nella modalità di realizzazione, ha tuttavia suscitato alcune polemiche.
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