Grecia. Guerriglia ad Atene,decine di feriti e fermati per lo sciopero

ATENE – Un uomo in pericolo di vita, decine di feriti o intossicati dai lacrimogeni e una trentina di persone fermate e' il bilancio di un pomeriggio di guerriglia urbana scatenato nel centro di Atene da elementi anarchici infiltratisi in pacifici cortei di lavoratori che – in occasione dello sciopero generale indetto per oggi dai sindacati greci – manifestavano contro le ultime misure di austerita' che il governo socialista di George Papandreou si accinge ad adottare. A quasi un anno esatto di distanza dall'ultimo sciopero generale (5 maggio 2010), la Grecia e' stata anche oggi in pratica paralizzata per 24 ore da un blocco del lavoro che ha interessato tutti gli impiegati del settore pubblico e privato. La giornata di protesta e' stata proclamata dalla Confederazione dei lavoratori greci (Gsee, il maggiore sindacato del Paese che rappresenta 1,8 milioni di lavoratori su un totale di 2,5 milioni), e dall'Adedy, l'unione degli impiegati statali forte di 200 mila aderenti. Ma all'astensione dal lavoro hanno aderito anche i sindacati dei docenti dalle elementari all'universita', il personale medico e paramedico, i lavoratori del settore dei trasporti pubblici (treni, tram, autobus e metropolitane). I trasporti pubblici urbani sono stati interessati solo in parte per consentire l'arrivo dei manifestanti nel centro di Atene. Oltre ai trasporti, compresi i traghetti da e per le isole, e per quattro ore i controllori di volo, oggi sono rimasti chiusi ministeri, uffici postali, tribunali, banche, scuole, industrie, fabbriche e si sono astenuti dal lavoro anche professionisti, medici, avvocati. All'agitazione hanno aderito anche i giornalisti di tutte le testate radio-tv e dei giornali. Tv, radio e agenzie di stampa non hanno trasmesso alcun notiziario e, in conseguenza dell'astensione dal lavoro, domattina i quotidiani non saranno in edicola. Chiusi anche gli ospedali che hanno garantito soltanto i servizi di emergenza. Una prima manifestazione, quella del Pame, il sindacato vicino al Partito Comunista, e' cominciata im mattinata nella centralissima piazza Omonia, mentre un'ora dopo e' partita la manifestazione congiunta dell'Adedy e della Gsee in un'altra piazza della capitale. Alla fine dei comizi – durante i quali sono stati scanditi slogan come ''Non se ne puo' piu'. Che paghino i ricchi e gli evasori fiscali'' e ''Non saremo noi a pagare per la crisi'' – entrambe le manifestazioni si sono concluse con una marcia di protesta fino al Parlamento in piazza Sintagma. E' stato al termine della marcia (cui secondo gli organizzatori hanno preso parte oltre 30 mila persone, solo un terzo per la polizia), quando i manifestanti hanno cominciato a defluire, che sono scoppiati tafferugli tra gruppi di giovani con il volto coperto e poliziotti in tenuta anti-sommossa. Gli anarchici hanno lanciato sassi e bottiglie incendiarie contro gli agenti che hanno risposto esplodendo candelotti lacrimogeni. E' cominciato quindi un inseguimento che si e' concluso quando gli anarchici, seguendo un copione ultra-decennale, dopo aver dato alle fiamme diversi cassonetti per le immondizie e varie auto, si sono rifugiati all'interno del Politecnico e i poliziotti si sono asserragliati al suo esterno. Nel corso degli scontri, un uomo di 30-40 anni e' stato ferito gravemente alla testa – sembra da colpi di manganello – ed e' stato operato nell'ospedale di Nikea dove si trova tuttora in rianimazione. Ricoverate anche una dozzina di persone rimaste intossicate dai lacrimogeni o ferite leggermente, tra cui due poliziotti, mentre almeno 24 sono stati i fermi compiuti dalla polizia.

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