Grecia: ucciso ad Atene per una videocamera

ATENE – L'omicidio di un uomo di 44 anni per sottrargli una videocamera, avvenuto ieri mattina nel quartiere di Patissia nel pieno centro di Atene, ha riportato ancora una volta alla ribalta il grave problema della criminalita' nella capitale greca che gia' da tempo ha superato ogni limite. Manolis Kantaris, questo il nome dell'uomo, e' stato aggredito e ucciso a coltellate da tre sconosciuti mentre si stava recando in garage vicino casa. Alla richiesta dei tre di consegnare la videocamera, Kantaris ha opposto resistenza e, secondo quanto riferito da testimoni, e' stato aggredito e accoltellato alla schiena, al collo e a una mano. L'uomo era andato a prendere l'auto per accompagnare la moglie, Simona Virgili, una dottoressa di origine italiana, in ospedale per partorire il suo secondo figlio. La donna e' figlia di un medico italiano e di una greca. La situazione al centro di Atene e' insostenibile, affermano gli abitanti della zona, mentre accusano il governo di non fare nulla per proteggere i cittadini. ''I cittadini si sentono completamente indifesi e terrorizzati'', ha commentato Theodoros Nakos, responsabile del settore Protezione del Cittadino del partito Nea Dimocratia (centro-destra all'opposizione), mentre il sindaco della citta' ha dichiarato che ''l'assassinio di Manolis non e' un semplice caso di trasgressione, e' una espressione di criminalita' che in nessun modo puo' essere accettata''. Il ministro per la Protezione del Cittadino, rispondendo in Parlamento alle accuse dell'opposizione, ha detto che ''la polizia, nella congiuntura (economica) attuale, fa tutto quello che puo' per proteggere i cittadini''.

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