Grillo-show in Senato. L’attore ha parlato del ddl di iniziativa popolare “Parlamento pulito”, prendendo di mira “un Parlamento di nominati e zocc…”

«Voi andate da una parte e il mondo da un’altra»: Beppe Grillo non risparmia le critiche ai parlamentari italiani, durante la sua audizione-show di oggi in Commissione Affari costituzionali del Senato.

In una mise insolita per lui – completo blu e camicia bianca con cravatta – il comico genovese ha parlato ai senatori della proposta di legge di iniziativa popolare “Parlamento pulito”, lanciata da lui e dai “grillini”, i volontari appartenenti alla società civile che lo hanno aiutato a raccogliere le firme in giro per l’Italia.

I 350mila firmatari del ddl chiedono un Parlamento senza condannati, con il limite massimo di due legislature ed elezione nominale del candidato. «Luigi De Magistris e Sonia Alfano – ha detto Grillo – sono due italiani per bene eletti da cittadini per bene. Senza televisioni e senza giornali. Chi si è recato alle urne ha potuto sceglierli, perché questo non deve essere possibile anche per il Parlamento?».
Non tutti passaggi del discorso dell’attore sono stati così “educati”, malgrado la precauzione di leggere una relazione scritta e non andare a braccio, per evitare di trascendere.

L’attore si scaglia contro un «Parlamento di nominati, in cui sono stati scelti amici, avvocati e qualche zocc…», e «lo scandalo che siano presenti in Parlamento venti condannati in via definitiva».

Senza giri di parole, invita i senatori a un gesto di coerenza: «Siete illegali, anticostituzionali e antidemocratici. Per rispetto di voi stessi dovreste dimettervi». E ancora: «Siete vecchi e antistorici».

Al che è scattata l’indignazione della senatrice Pd Maria Teresa Incostante, vicepresidente della Commissione: «Se vogliamo insultarci usciamo dall’aula e ci insultiamo». «No senatrice – ha replicato Grillo –  non mi riferivo certo all’anagrafe. Intendevo vecchi nel concetto di politica, non nel fisico. Voi – ha aggiunto rivolto a un senatore – vi state informando sul “Resto del Carlino”, e questo è il simbolo del vostro essere vecchi: io mi informo sulla rete».

Lasciando Palazzo Madama, l’attore ha annunciato che farà «disobbedienza civile» contro la legge sulle intercettazioni. «Le pubblicherò sul mio blog. Dovranno mandarmi i carabinieri. Le leggi vanno seguite solo quando sono plausibili».

*(Scuola Superiore di Giornalismo Luiss)

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