Appena finito di leggere, sarebbe somma avarizia non condividere: “Negli anni ’80 una catena americana di fast food, la A&w, decise di far concorrenza all’hamburger più famoso della McDonald’s: il quarter pounder, ovvero quello con un quarto di libbra di carne (un po’ più di un etto, in Italia si chiama De Luxe). Avrebbero offerto per lo stesso prezzo il third pound, cioè un panino con un terzo di libbra di carne. Fun un fiasco. Un’indagine di mercato scoprì che per la maggioranza degli intervistati, siccome 3 è meno di 4, un terzo è meno di un quarto. Ecco perché non partecipo alle discussioni sui social”.
Ringrazio Guido Barbujani per aver sintetizzato così efficacemente natura e modalità dei correnti e fluenti dibattiti di gente social sui social. E anche, anzi soprattutto, al professore di genetica Guido Barbujani che in coda al bello e divertente suo libro (Come eravamo-Storia della grande storia dell’uomo) un grazie per il gran sorriso, anzi il ridere che il suo narrare la mini storia di hamburger e social mi ha regalato. Un ridere pieno, un ridere amaro.