Il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha affermato che per l’Honduras «l’immediata priorità è il pieno ripristino dell’ordine costituzionale e democratico». Il capo della diplomazia Usa ha aggiunto che la cacciata del presidente Manuel Zelaya, trasferito in Costa Rica, «è diventata un golpe. Nel prosieguo tutte le parti hanno la responsabilità di affrontare i problemi sottostanti che hanno portato agli eventi di domenica in modo da accrescere la democrazia e lo stato di diritto in Honduras», ha dichiarato ai giornalisti.
Alla domanda se Washington intenda tagliare gli aiuti all’Honduras, il capo della diplomazia Usa ha risposto di no scuotendo la testa e ha poi spiegato che gli Usa vogliono valutare la situazione e i possibili sbocchi prima di decidere le prossime mosse. In particolare sono in corso contatti con l’Organizzazione degli Stati americani (Osa). In base alle leggi statunitensi, a un Paese il cui governo democraticamente eletto viene rovesciato dai militari non possono essere forniti aiuti se non quelli finalizzati alla promozione della democrazia.