Honduras/ Sale la tensione, Zelaya non può rientrare. I golpisti hanno bloccato l’aeroporto per impedire il ritorno del presidente destituito

Pubblicato il 5 Luglio 2009 - 21:06 OLTRE 6 MESI FA

Sale la tensione in Honduras dopo le manifestazioni e le proteste degli ultimi giorni. Il governo si oppone al ritorno in patria dell’ex presidente Manuel Zelaya, destituito da un colpo di stato domenica scorsa.

I golpisti che tengono le redini del governo di Roberto Micheletti hanno ordinato il presidio dell’aeroporto di Tegucigalpa, assediato dall’esercito. Ma il presidente dell’Assemblea generale dell’Onu, Miguel D’Escoto appoggia Zelaya e lo accompagnerà nel suo tentativo di riprendere la testa del paese.

Un tentativo difficile e probabilmente prematuro, che potrebbe compromettere la sicurezza del paese: sono queste le riserve avanzate dalla comunità internazionale al ritorno dell’ex presidente. America, Canada, Messico, Costa Rica e Panama ritengono che non sia ancora il momento opportuno perché forzare una situazione già precaria potrebbe dare l’input per uno spargimento di sangue che ancora fortunatamente non si è verificato.