L’omicidio risale allo scorso settembre, ma ne è stata data notizia a distanza di un anno dal quotidiano South China Morning Post.
Leung Sin-ting, 27 anni,ha attirato la sua vicina in casa con la scusa di regalarle un lettino per neonati e un biberon, poi l’ha strangolata con un cavo elettrico e le ha tagliato la pancia. Il neonato, strappato dal ventre della madre alla trentasettesima settimana di gravidanza,ha riportato gravi danni celebrali ed è morto poco dopo, durante un intervento d’urgenza all’ospedale.
Leung è stata condannata ad ottobre per omicidio colposo, ma la pena le è stata sospesa in attesa dei risultati di una perizia psichiatrica.
La donna, che aveva già subito un aborto nel 2003, per i mesi precedenti all’omicidio aveva camuffato una gravidanza,nascondendo degli asciugamani sotto i vestiti e mostrando agli amici le ecografie di altre donne, cambiando semplicemente il nome sui documenti. La donna era riuscita ad ingannare anche il marito e un medico, che le aveva fornito un certificato per il congedo di maternità.
A fine luglio, nel Massachussets, un episodio di cronaca molto simile: in quel caso, però, almeno il neonato è riuscito a sopravvivere.