I giudici che stanno processando cinque ex Khmer Rossi sono accusati di corruzione e scambio di tangenti

I giudici chiamati a processare cinque superstiti khmer rossi cambogiani è finito a sua volta in una tempesta giudiziaria. Il tribunale è formato da giudici cambogiani e delle Nazioni Unite Il processo è iniziato da qualche giorno a Phnom Penh, capitale della Cambogia. Gli imputati sono  cinque superstiti  membri  dei Khmer Rossi.

Il ministro dell’Informazione cambogiano, Khieu Kanharith, ha d’altra parte dichiarato che le indagini condotte non hanno scoperto prove di corruzione o scambio di tangenti.

Secondo la Cnn, un impiegato che ha voluto mantenere l’anonimato per timore di rappresaglie ha dichiarato che un gruppo di impiegati avrebbe ricevuto per la loro collaborazione 30 o 40 mila dollari al mese, che assieme ad una parte dei loro stipendi avrebbero versato ad un funzionario.

La Cnn precisa che non esistono prove di corruzione riguardanti i giudici o gli avvocati del tribunale.

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