I magistrati italiani contro Berlusconi. Ha accusato il giudice milanese Gandus di “motivazioni politiche”

Ancora un capitolo nello scontro fra magistrati e Berlusconi.

Il Consiglio superiore della magistratura  ha approvato una serie di pratiche a tutela di magistrati attaccati dal presidente del Consiglio.

Il giudice milanese Nicoletta Gandus

Con l’astensione del vice presidente del Csm, Nicola Mancino e del primo presidente e del Pg della Cassazione e con il voto contrario dei laici del Pdl, è stata approvata la pratica a tutela di Nicoletta Gandus, presidente del collegio giudicante sul caso Mills, ripetutamente attaccata dal presidente da Berlusconi di agire per finalità politiche. Secondo l’organo di autogoverno dei magistrati italiani Berlusconi lo ha fatto con «espressioni denigratorie» e «accuse di parzialità» tali da «ledere il prestigio e l’indipendenza» della magistratura.   Nel documento si rimprovera al premier di avere usato parole delegittimanti nei confronti del Pm e dei giudici del suo processo e lo si invita a rispettare la magistratura.

E’ stato, invece, dichiarato inammissibile un emendamento che faceva riferimento alle recenti dichiarazioni di Berlusconi sulle procure di Milano e Palermo che hanno riaperto le indagini sulle stragi. L’emendamento è stato trasmesso alla Prima
commissione del Csm, che dovrà valutare – su richiesta dei laici del centrosinistra – se ci sono gli estremi per aprire una nuova pratica a tutela su queste ultime dichiarazioni di Berlusconi.   

Il Csm ha anche dato il via libera al documento che difende il pm di Milano, Armando Spataro, titolare del procedimento su Abu Omar, dalle accuse che gli avevano rivolto l’ allora ministro della Giustizia Castelli e il presidente emerito della repubblica Cossiga.

Il Csm ha approvato a maggioranza e con il voto contrario dei laici del Pdl e l’astensione del vice presidente Nicola Mancino, due pratiche a tutela che erano state aperte a difesa del Pm di Napoli, criticati dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Si
tratta dei magistrati titolari dell’inchiesta su Agostino Saccà e dei loro colleghi che conducono le inchieste sui rifiuti. Entrambe le delibere chiedono al presidente del Consiglio di rispettare i magistrati.

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