I tacchi alti sono perfetti sulle passerelle delle sfilate di moda ma non li si dovrebbe mai imporre alle dipendenti sul luogo di lavoro. Lo hanno affermato i sindacati britannici, riunito a Liverpool per il congresso annuale.
Si intitola proprio “Tacchi alti” la “mozione 81” del congresso adottata e presentata dai sindacati dei pedicure e dei podologi. «Il congresso pensa che i tacchi alti possano apparire seducenti sulle passerelle di Hollywood, ma che sono totalmente inappropriati nell’ambito professionale quotidiano» sostiene il documento.
A presentare la mozione è stata la sindacalista Lorraine Jones, la quale sottolinea che le principali vittime dei tacchi alti obbligatori sono le commesse, le hostess o tutte le altre professioni per cui è richiesta un’immagine elegante. Ha anche enumerato i mali causati dai tacchi alti: «Vesciche, calli, dolori ai piedi, alle ginocchia, alla schiena e alle articolazioni».
«Bisogna fare di più per attirare l’attenzione su questo problema affinché le lavoratrici e i loro piedi siano protetti» ha proclamato. La sindacalista ha aggiunto che nel Regno Unito due milioni di giornate di lavoro vengono perdute ogni anno a causa dei problemi agli arti inferiori. La mozione chiede ai datori di lavoro il cui “dress code” «promuove un abbigliamento con i tacchi alti di studiare il rischio in cui incorrono le loro dipendenti e di valutarlo opportunamente, e in certi casi di accettare piuttosto che esse calzino scarpe pratiche e confortevoli».