Ignazio Marino: “I debiti di Roma colpa di Alemanno”

Ignazio Marino: "I debiti di Roma colpa di Alemanno"
Ignazio Marino (LaPresse)

ROMA – I 580 milioni l’anno dal 2009 al 2012 e, anche i 600 del 2013, che lo Stato ha versato a Roma “li aveva già sperperati Gianni Alemanno, anche con società, che io ho dismesso” ma “come fa un chirurgo, prima si esegue la diagnosi e poi si applica la terapia”.

A parlare è il sindaco di Roma, Ignazio Marino, intervistato da Repubblica. La notizia la riporta l’Ansa che scrive:

“Al Pd che chiede una ‘nuova agenda’, risponde che “il colpo alla barra di timone rispetto alla politica che mi aveva preceduto l’ho dato netto chiamando la Guardia di Finanza e gli ispettori del Mef affinché venissero a certificare i libri del Campidoglio”.

L’intervista di Repubblica è la conseguenza dell’inchiesta fatta dallo stesso giornale che spiega che Roma ha fallito il risanamento bruciando 500 milioni all’anno dei contribuenti italiani

“E il 31 ottobre ha portato “le carte al procuratore capo Pignatone”. Marino spiega che in base al piano di rientro concordato con palazzo Chigi, “dismettiamo 25 aziende non strategiche e non utili ai cittadini di Roma e attraiamo danaro per investimenti e posti di lavoro”. Inoltre, mentre “pochi discutevano”, lui ha trascritto i matrimoni gay, ha stabilito il cronoprogramma per lo stadio, ha ottenuto un allentamento del patto di stabilità, e “ieri all’assemblea programmatica del Pd ho ricevuto un applauso caloroso che mi ha molto, molto emozionato””.

 

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