Covid nato a Wuhan ma era ricerca americana ispirata dai servizi segreti? dilagò per poca sicurezza: così un libro

Il covid è nato a Wuhan ma era ricerca americana, forse ispirata dai servizi segreti, dilagò per la poca sicurezza imposta dal committente: così il libro di un ex ricercatore Usa

di Maria Vittoria Prest
Pubblicato il 25 Dicembre 2022 - 08:19 OLTRE 6 MESI FA
Il covid è nato a Wuhan ma era ricerca americana, forse ispirata dai servizi segreti, uscito per la poca sicurezza

Il covid è nato a Wuhan ma era ricerca americana, forse ispirata dai servizi segreti, uscito per la poca sicurezza

Il Covid è nato in laboratorio a Wuhab ma la colpa non è solo dei cinesi. Responsabili sono anche gli scarsi standard di sicurezza della ong americana che ha finanziato la ricerca in Cina.

Lo scrive il dottor Andrew Huff, ex vicepresidente di EcoHealth Alliance, la ong di cui si parla, nel suo nuovo libro “La verità su Wuhan”. “The Truth about Wuhan: How I Uncovered the Biggest Lie in History (La verità su Wuhan: Come ho scoperto la più grande bugia della storia)  è stato pubblicato il 6 dicembre.

Huff individua nell’organizzazione statunitense una forte corresponsabilità negli eventi che hanno generato il Covid.

EcoHealth Alliance è un’organizzazione non governativa con sede negli Stati Uniti con una missione dichiarata di proteggere le persone, gli animali e l’ambiente dalle malattie infettive emergenti. 

 
L’Istituto di virologia di Wuhan, un laboratorio di massima sicurezza specializzato in coronavirus, è stato dall’inizio della pandemia sospettato per la possibilità che il Covid sia sfuggito da un suo laboratorio attraverso un ricercatore infetto o uno smaltimento improprio dei rifiuti o violazioni della sicurezza del sito.

Sia la Cina che il laboratorio hanno sempre negato ogni responsabilità diretta.

Ora il libro dell’epidemiologo afferma che gli esperimenti cinesi sono stati effettuati con una biosicurezza minima perché la statunitense organizzazione non governativa EcoHealth Alliance, che ha finanziato varie ricerche in Cina così come in altri laboratori stranieri, non ha adottato misure di controllo adeguate.

L’accusa contenuta nel libro è pesante: non solo sono state sottovalutate le più elementari misure di sicurezza richieste ai centri di ricerca di biotecnologie ma Cina e USA, a detta del dott. Huff, avrebbero insabbiato la verità.

Lo scienziato afferma che la Cina sapeva fin dal primo giorno che si trattava di un agente geneticamente modificato prodotto nei suoi laboratori. Ma ha fatto di tutto per sostenere che la malattia fosse invece emersa naturalmente. E accusa il governo statunitense di essere responsabile del trasferimento ai cinesi di biotecnologie pericolose.

La EcoHealth Alliance, secondo il dott. Huff, iniziò a collaborare con i cinesi nel 2009 ad un programma USAID, dipartimento del governo statunitense, chiamato PREDICT, con l’obiettivo dichiarato di ricerca ed individuazione di virus zoonotici con potenziale pandemico, compresi i coronavirus.

Il dottor Huff afferma di aver lavorato presso la EcoHealth Alliance dal 2014 al 2016 diventando vicepresidente dal 2015 ed è proprio nel 2014 che sostiene di aver avuto direttive per rivedere una proposta di finanziamento per un lavoro atto a creare il SARS-CoV-2 che causa appunto il Covid.

Il lavoro di cui scrive Huff è noto col nome di “Gain of function”. In virologia, spiega Wikipedia, il guadagno di funzione consiste nel produrre, su un organismo, delle modificazioni genetiche in grado di determinare l’acquisizione di una nuova funzione o il potenziamento di una preesistente. Modificare geneticamente i virus comporta un alto livello di rischio, al punto che in molti paesi è una tecnica vietata. Negli USA il divieto è stato sospeso nel 2017.

Huff sostiene che la EcoHealth Alliance ha lavorato a stretto contatto con il laboratorio di Wuhan per la ricerca sul gain of function, con il sostegno dell’USAID. E conclude che il virus che ha generato il SARS-CoV-2 non si sarebbe mai manifestato in natura ma è stato invece il prodotto di tecniche di laboratorio.

Secondo Huff, lo studio sembrava più una raccolta di informazioni di intelligence statunitense che una ricerca finalizzata a prevenire pandemie. Un approccio utile a valutare le possibilità di laboratori stranieri, tra cui Wuhan, a produrre armi biologiche.

L’EcoHealth Alliance ha risposto alle accuse dello scienziato sostenendo che egli non ha mai lavorato con l’Istituto di virologia di Wuhan. Dunque le sue affermazioni sarebbero false speculazioni. Inoltre ha dichiarato non vere anche le sue affermazioni rispetto all’impegno dell’Agenzia in una ricerca di gain of function per creare il SARS-CoV-2.