IL DALAI LAMA CITTADINO ONORARIO DI ROMA, ”LIBERTA’ AL TIBET”

Dalai_alemanno Un lungo applauso e grida di «free Tibet» hanno accolto l'ingresso in Aula Giulio Cesare del XIV Dalai Lama. In un'aula gremita di persone, in molti hanno esposto bandiere tibetane ed il Dalai Lama ha ringraziato. Tra le autorità presenti anche i ministri Giorgia Meloni e Andrea Ronchi.

LA CITTADINANZA ONORARIA – Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha conferito all'autorità spirituale dei tibetani la cittadinanza onoraria. «Da adesso in poi – ha spiegato il primo cittadino -, in questa Aula, che è il cuore pulsante della città, Lei sarà non solo un prestigioso ospite, ma un cittadino romano». Alemanno ha parlato di «profonda commozione» e ha spiegato al Dalai Lama che la decisione di conferirgli la cittadinanza onoraria è stata presa dal consiglio comunale «a dimostrazione di una convergente volontà politica e di un pieno riconoscimento della sua autorità morale». Di più: «La sua presenza – ha sottolineato con forza il sindaco – rappresenta la nostra rivolta morale di fronte all'ingiustizia, alla violenza, all'oppressione. Una rivolta morale a difesa dell'identità dei popoli e del diritto che ha ognuno di noi di esprimere la sua spiritualità e la sua cultura».

«AUTONOMIA PER IL TIBET« – Alemanno ha poi sposato con convinzione la causa dell'indipendenza del Tibet: «Noi, insieme a lei chiediamo con forza il pieno riconoscimento dell'autonomia della nazione tibetana. L'autonomia del Tibet è un diritto perfettamente compatibile con i principi della Costituzione della Repubblica popolare cinese, di cui tutti, Lei per primo, riconoscono l'intangibilità dei confini e l'integrità territoriale». Una posizione, questa, che potrebbe suscitare la reazione delle autorità diplomatiche cinesi che in diverse occasioni hanno lanciato moniti ai Paesi partner affinché evitassero di riconoscere ufficialmetne l'autorità del Dalai Lama.

«NON VIOLENZA PER SEMPRE» – «Questo premio della cittadinanza onoraria di Roma è un ulteriore incoraggiamento a sostenere l'azione non violenta – è stata la replica del Dalai Lama, che al sindaco ha regalato una sciarpa bianca -. Mi dà coraggio ed io posso rinnovare la mia azione non violenta fino alla morte». «Penso che i tibetani sapendo che io sono qui a Roma a prendere la cittadinanza onoraria non si sentiranno abbandonati – ha poi aggiunto – . Questa cittadinanza mi è stata consegnata in un momento in cui in Tibet molti tibetani vivono una situazione drammatica. Le notizie mi rattristano molto perchè sono pronti ad esplodere per qualsiasi cosa. Spesso io dico per favore dovete stare tranquilli, in pace, questo è il momento di studiare e non il momento di fare confusione».

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