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Il Mes infiamma la politica, pressing sull’Italia perché ratifichi il fondo salva-Stati, duello Meloni-Schlein

Mes, bufera continua. Il fondo “salva stati” infiamma la Politica italiana: la maggioranza tentenna, l’opposizione attacca.

La Premier Meloni dice che il Mes “non è un totem”e resta in trincea con una maggioranza però non del tutto allineata .Ne approfitta Elly Schlein per duellare con la presidente del consiglio e dire che il governo “blocca tutta Europa”. Anzi, già che è sul pezzo, rincara la dose. E graffia:”Giorgia fa il gioco delle tre carte,è inadatta a governare”.

Pronta la risposta in stile Garbatella:” È urgente ratificare il Mes? Ma perché il Pd, quando era al governo , non lo ha fatto?”. Come finirà? Traquilli. Finirà che l’Italia (l’unica fra i Paesi dell’Eurozona che ancora non l’ha fatto) ratificherà il Mes.  Nel frattempo agita la leva negoziale nello scacchiere europeo. Normale. Prevedibile.

RATIFICA A GENNAIO 2024?
Tutto fa pensare che la ratifica slitti a gennaio dopo la discussione in Parlamento. E dopo la chiusura del Patto di Stabilità (il 31 dicembre è l’ultimo giorno utile; torna in vigore il primo gennaio 2024). Gennaio poi è anche l’ultima data per decidere. Al momento il Mes è inviso a Fratelli d’Italia e alla Lega di Salvini.

Più morbido e attendista Giancarlo Giorgetti, ministro della Economia; favorevole il vice premier Antonio Tajani. Il “giochetto” vecchio come il cucco (poliziotto buono, poliziotto cattivo) l’hanno capito anche i burosauri di Bruxelles. Il Mes è una “moneta di scambio”. È dai tempi di Creso, re di Libia (500 anni prima di Cristo), che se ne fa uso. Dunque, niente di nuovo sotto il sole.

NECESSARIO RICORDARE COS’È IL MES
È Il Meccanismo europeo di stabilità. È detto anche “Fondo salva-Stati”, un fondo finanziario europeo. Un organismo intergovernativo creato nel marzo 2011 (quarto governo Berlusconi) sulla scia del salvataggio della Grecia, nell’ambito della Unione Europea, ma fuori del suo quadro giuridico, per garantire la stabilità finanziaria dei Paesi dell’Eurozona. Può erogare fino a 500 miliardi di euro tra prestiti, acquisti di titoli di stato o attivando linee di credito.

Anche l’Italia fa parte dei Paesi dell’Eurozona che hanno fatto nascere il Mes; ma adesso, come detto, è rimasto l’unico Paese a non aver ratificato l’accordo per modificare il trattato che lo istituiva; vincolando – con questo stop  – il suo funzionamento complessivo. Giorgia Meloni finora ha resistito al pressing Ue. Ma si intravedono già degli spiragli.

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