Il numero perfetto e la scoperta che la baby card è una bufala propagandistica

La prima notizia è che non ho ancora partorito. E questa è buona.

Siamo a 30settimane circa. Tranne calcoli errati, perché le settimane mi creano sempre confusione. Forse in realtà sono già sono a 31 o 32. Vado avanti, con qualche contrazione in più. E una nuova ecografia che continuo a rinviare, ma giuro che domani la prenoto. Finirò con l’ingerire vasosuprina come l’altra volta per rallentare i tempi del parto. Intanto lavoro.

Sono riuscita a prendere un aereo, fingendo di essere al sesto mese di gravidanza, e a fare accettare all’Inps la mia richiesta di prorogare i tempi di lavoro. Bene.
Mi aveva dato qualche spiraglio di ottimismo una bella e propagandata notizia: la “baby card” garantita a tutte le mamme che partoriranno nel 2009 a Roma. A prescindere dal censo. Sconti in tutte le farmacie comunali, medici a disposizione 24 h su 24 e un sacco di vantaggi. Ma sospetto, adesso, dopo varie ricerche, che la magnifica offerta a tutela della maternità sia una bufala.
Siamo in Italia. Pare che per ottenerla si debba stipulare un’assicurazione privata. Evviva. Farò ulteriori accertamenti per esserne sicura. Ma già mi sono innervosita. Del resto con un figlio nato sotto il governo Berlusconi e l’altro sotto il governo Prodi, non sono mai riuscita a beccare il famoso bonus da mille euro. Sarà la sorte.

L’altra buona notizia è che mio marito, in pausa contratto da fine marzo, ne avrà uno a luglio. Poi lavorerà anche ad agosto e settembre. Niente ferie. Io me ne andrò con i miei tre piccoli mostri dalla mamma al mare, bloccata nella casa d’infanzia e lui resterà a Roma. Oltre ai punti del cesareo, all’allattamento, alle coliche della piccola, ai primi bagnetti e alle novità del caso, che non si sa mai quali possano essere, mi toccherà anche gestire le crisi di gelosia degli altri due e le loro attività ludiche. La più piccola ha imparato adesso a usare il vasino, un vero successo.

E il più grande, già piange perché rivuole i suoi piedini, quando erano piccoli. A tutto questo dovrò aggiungere mamma e sorella (mie) che detteranno regole per tutti, si preoccuperanno di lenzuola di batista, trine e merletti. Fantastico. Sarò sola,ma pagheremo l’affitto. Il problema è solo arrivare a luglio. Anche perché abbiamo ricevuto una bella cartellina esattoriale da mille e 600 euro.
In compenso sarò al mare e non avrò più la pancia. Pro e contro: sarò una donna grassa, senza neppure l’attenuante di essere in gravidanza. Solo flaccida e grondante latte. Una meraviglia.
I pensieri del giorno sono finiti. Darò notizie sulla “baby card” e su me stessa quanto prima.

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