Il pc fa la diagnosi: esperimento riuscito

ROMA – Dopo aver sbaragliato tutti i concorrenti nel piu' famoso telequiz americano Watson, il supercomputer dell'Ibm, si prepara ad entrare in corsia: un primo esempio e' stato mostrato ad alcuni giornalisti qualche giorno fa, e come riferisce il Daily Mail il sistema e' stato in grado di azzeccare una diagnosi sulla base di alcuni 'indizi'. I ricercatori della Columbia university hanno creato un 'paziente virtuale' che soffriva di un problema agli occhi. Al computer sono stati descritti i sintomi, dalla visione offuscata ai precedenti familiari di artrite alla residenza nel Connecticut, e di pari passo la diagnosi e' evoluta da uveite alla malattia di Behcet alla sindrome di Lyme, che era quella corretta, data con il 73% di confidenza: "I problemi agli occhi non sono molto comuni nella sindrome di Lyme – spiega Herbert Chase, uno degli esperti che sta 'allenando' Watson – ma il computer e' riuscito a trovare la diagnosi corretta". Secondo gli sviluppatori le prime applicazioni commerciali del supercomputer arriveranno entro due anni: sulla base della storia medica del paziente e dei risultati dei suoi esami Watson sara' in grado di formulare una serie di possibili diagnosi con una diversa percentuale di probabilita'. Per 'addestrarlo' gli esperti stanno usando manuali medici e riviste scientifiche, ma in futuro potrebbero essere inseriti anche i post nei blog dei pazienti, per riuscire a capire meglio i sintomi anche se espressi in linguaggio comune. .

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