Niente missili, bombe o carri armati: il Pentagono si è adeguato ai tempi e per la prima volta ha organizzato una guerra simulata dove le armi dei potenziali nemici servivano a cercare di mettere in ginocchio l’economia americana, a quanto riferisce il sito politico.com.
In una grande sala a forma di V nel Maryland, non sedevano generali e colonnelli, ma manager di hedge funds, professori, economisti e dirigenti bancari, tutti invitati dal Pentagono per simulare scenari globali che potrebbero alterare l’equilibrio delle forze tra le principali economie del mondo.
L’intera guerra simulata è stata seguita con attenzione anche da ufficiali delle forze armate ed esponenti dei servizi di intelligence.
Il risultato della guerra economica simulata ha indotto le autorità americane a riflettere. Brutte notizie: la potenza più pericolosa ha dimostrato di esserlo la Cina, che durante l’intera guerra si è dimostrata la minaccia più agguerrita e temibile.