IL RACCONTO DI UN TABACCAIO: ”HO VISTO IL LATO OSCURO”

di Ottavio

Ho letto della condanna al tabaccaio di Milano che ha ucciso un rapinatore in fuga, ferendo un complice. E' una faccenda che mi tocca molto, anch'io sono un tabaccaio (non a Milano ma nel mezzo della provincia comasca), e anch'io nell'ultimo anno ho subito una tentata rapina e vari furti. Tralasciando il problema della sicurezza della categoria (siamo in tanti, abbiamo tanti servizi che rendono la vita un po' più comoda per tutti e per questo abbiamo sempre del bel contante in cassa: il rischio è quello di diventare il bancomat degli sbandati), per il quale chi e' interessato puo visitare il sito della FIT che riporta lo stillicidio quotidiano dei furti, vorrei dire una parola su questo pover'uomo che io comprendo, anche se non giustifico. Io la tentata rapina l'ho subita un sabato pomeriggio, a bar semivuoto: due tossici, mentre uno mi distraeva l'altro ha provato a vuotarmi la cassa. Il trucco non è riuscito, e sono riuscito a cacciarli fuori. Ho ripensato molto a quanto successo, e mi sono sempre dato del pirla: ho agito d'istinto e mi è andata bene, ma se questi avessero avuto un ferro in tasca come sarebbe andata? Poi penso, se invece di trovare me, che sono 1m e 80 per 95kg, avessero trovato mia sorella, o mio padre, come sarebbe andata a finire? Non bene, immagino. E un'altra cosa, forse la peggiore: io sono un tipo più che tranquillo, ma io in quel momento quei due li avrei fatti a pezzi, e non so cosa mi abbia trattenuto… una signora testimone del fatto, che mi conosce da una vita, ha detto che non si è spaventata per quei due ma per me: aveva paura che li prendessi a botte sul serio. Ecco, ho visto il lato oscuro: non è bello, credimi. Per questo lo capisco, il collega di Milano, per tutti i se che ti ho elencato prima e per la paura e la rabbia animale che ti prendono quando subisci certe ingiustizie. Il collega non avrebbe dovuto sparare, né dentro né fuori dal locale, e quei due non avrebbero dovuto rapinarlo. E tutti dovrebbero fare silenzio, davanti a vite rovinate…

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