Il videogioco "educa" all'omosessualità, Giovanardi contrario

ROMA – Bufera su un videogioco che da' la possibilita' di creare coppie e famiglie dello stesso sesso, attraverso il matrimonio e l'adozione omosessuale. Va almeno vietata la sua vendita ai minori perche' educa all' omosessualita', chiede a gran voce l'europarlamentare Udc Carlo Casini, leader del Movimento per la Vita. Con lui si schiera il sottosegretario alla Famiglia Carlo Giovanardi, che invita i produttori quantomeno a spiegare ai consumatori che in Italia il matrimonio omosessuale ''e' fuori legge'', ma anche il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri, che ritiene di ''buon senso'' la proposta di Casini. Una presa di posizione contestata dalle associazioni gay. Il video-gioco sotto accusa si chiama ''The Sims'', cioe' la simulazione della vita, e nella sua versione omosex da' la possibilita' al giocatore di dar vita a matrimoni e adozioni da parte di coppie gay. "E' inaccettabile che un videogioco che entra nelle case di milioni di italiani permetta ad un bambino di 6-7-8 anni di creare una coppia gay che può anche adottare bambini'', insorge Casini. E la ragione e' presto detta: ''lo sviluppo della sessualità di un adolescente – spiega a Kluascondicio- presenta inizialmente aspetti di omosessualità e bisessualità, che poi si armonizzano e l'eterosessualità diventa la regola. Questi videogiochi intervengono in quel momento di sviluppo parziale, in cui è normale che ci siano tendenze omosessuali che rischiano di essere fissate. Questo è un modo per fissare l'omosessualità''."E' evidente che siamo davanti a una grande campagna delle lobby che vogliono promuovere certi valori. Questo non avviene solo con i videogiochi come 'The Sims', ma anche con libri destinati ai bambini che invece di proporre una famiglia con papà e mamma, quando si parla di genitori ne propongono una di un papà con un papà'', rilancia Giovanardi, convinto percio' che ''questi videogiochi confondono le idee''. E' il sottosegretario alla Famiglia, ''primatista assoluto di assurdita''', replica Franco Grillini Presidente nazionale di Gaynet, ''ad avere le idee confuse: non sono i videogiochi e neppure i libri ad alterare la realtà, ma è la realtà a entrare nei videogiochi e nei libri. Le famiglie omogenitoriali sono tante anche in Italia e la Costituzione afferma all'articolo 3 che tutti i cittadini hanno uguali diritti. Il fatto che in Italia non ci sia ancora neppure una legge che riconosca le semplici convivenze non è dovuto alla Costituzione, ma all'arretratezza culturale di chi ci malgoverna" . Sulla stessa linea Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia, che nota come la polemica sia stata sollevata "ad arte" in una "giornata di silenzio elettorale".

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