Immigrazione: in Francia smantellata la “giungla” di Calais, 278 i fermati

Sono 278 gli immigrati fermati questa mattina, martedi, dalla polizia francese durante le operazioni di smantellamento della cosiddetta ”giungla” di Calais, la vasta zona sabbiosa vicino al porto francese sulla Manica dove trovano rifugio centinaia di clandestini che tentano di passare irregolarmente in Gran Bretagna.

Di questi, 132 si sono detti minorenni. Lo sgombero della “giungla” è stata avviata all’alba, dopo essere stata annunciata qualche giorno fa dal ministro dell’emigrazione Eric Besson e ampiamente criticata dalle organizzazioni umanitarie. Sin dalle 7,30 i veicoli della polizia hanno cominciato ad accerchiare il campo. Intanto, circa 150 immigrati si erano radunati all’arrivo delle autorità e, in silenzio, hanno mostrato striscioni con scritte in inglese e pashtun: ”abbiamo bisogno di un riparo e di protezione. Vogliamo l’asilo e la pace. La giungla è casa nostra”, era scritto su uno di questi. Quasi un “luogo-simbolo” dell’emergenza immigrazione, la ”giungla” di Calais è invece ”una base per i trafficanti di persone”, per il ministro Besson, intervenuto su RTL poco dopo l’inizio delle operazioni di sgombero. Di diverso parere l’ex ministro socialista Jack Lang, già contrario all’iniziativa del governo, per il quale evacuare la giungla non farà altro che ”spostare e forse aggravare di più il problema” mentre ”altre giungle finiranno presto col fare la loro comparsa altrove”.

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