Un condominio su tre è a nero. È questo il dato che emerge da una ricerca pubblicata oggi su “Il Sole 24 Ore”. Lo studio è stato effettuato in collaborazione con l’Anaci, l’associazione degli amministratori, in base alle rilevazioni del dipartimento delle finanze del ministero dell’Economia.
Sono circa 840.000 i condomini censiti in tutta la penisola. Di questi il 29,5% non ha presentato la dichiarazione dei redditi, ovvero il modello 770, relativo al 2007. La cifra evasa arriverebbe a 650 milioni di euro, visto che le spese condominiali su cui non viene versata l’imposta fiscale è di 4,5 miliardi di euro.
Secondo le associazioni degli amministratori di condominio, ogni anno la spesa complessiva per beni e servizi condominiali è pari a 15 miliardi. Storicamente c’è sempre stata ampia tolleranza sulla presentazione di ricevute fiscali regolari da parte degli amministratori.
Ma nell’ultimo decennio le cose sono cambiate, almeno sulla carta. Dal 1999 infatti è stato introdotto l’obbligo di pagare le ritenute Irpef sui dipendenti e le prestazioni dei lavoratori autonomi. Inoltre dal 2007 è obbligatorio effettuare una ritenuta del 4% su fatture per opere e appalti. Da qui la necessità di presentare il modello 770, nel quale sono indicati i fornitori dei servizi.
La regione più virtuosa in questo senso è il Trentino Alto-Adige, nella quale poco più del 2% dei condomini non ha presentato il modello 770. Viceversa, il Molise è la regione con il maggior numero di mancate dichiarazioni: ben il 56,9% sul totale dei condomini.