In Usa ci saranno 6 milioni di morti per il fumo nel 2010. Previsione di uno studio della World Lung Foundation

Il fumo ucciderà circa sei milioni di persone l’anno prossimo per cancro, problemi cardiaci, enfisema polmonare e altre malattie.

È quanto emerso da un rapporto sull’uso del tabacco diffuso dal World Lung Foundation e dall’American Cancer Society. Secondo il rapporto, il vizio del fumo costa all’economia globale una cifra pari a 500 miliardi di dollari l’anno in spese mediche, danni alla produttività e problemi ambientali.

«Il tabacco è responsabile di un morto ogni 10 nel mondo e solo quest’anno causerà 5,5 milioni di vittime», si legge nel rapporto secondo cui se resterà l’attuale trend nel 2020 i morti raggiungeranno i 7 milioni e toccheranno quota 8 milioni nel 2030. Negli ultimi quarant’anni il tasso dei fumatori è declinato nei Paesi ricchi come Usa, Gran Bretagna e Giappone mentre è cresciuto nei Paesi in via di sviluppo.

Tra gli altri dati del rapporto è emerso che il rischio di morire di cancro al polmone è di oltre 23 volte più alto per i fumatori e di oltre 13 volte per le fumatrici, rispetto a quanti non hanno dimestichezza con le sigarette.

I fumatori muoiono in media 15 anni prima dei non fumatori – In Cina fuma il 60% degli uomini, che da soli consumano il 37% del tabacco mondiale – quasi un quarto dei giovani provano la prima sigaretta prima dei dieci anni – 100 milioni di persone sono state uccise dal tabacco nel XX secolo. Nel XXI secolo se non si farà nulla i morti legati al fumo raggiungeranno quota 1 miliardo – La Cina è di gran lunga il Paese dove si fuma di più, seguita da Usa, Russia e Giappone.

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