Il fumo ucciderà circa sei milioni di persone l’anno prossimo per cancro, problemi cardiaci, enfisema polmonare e altre malattie.
È quanto emerso da un rapporto sull’uso del tabacco diffuso dal World Lung Foundation e dall’American Cancer Society. Secondo il rapporto, il vizio del fumo costa all’economia globale una cifra pari a 500 miliardi di dollari l’anno in spese mediche, danni alla produttività e problemi ambientali.
«Il tabacco è responsabile di un morto ogni 10 nel mondo e solo quest’anno causerà 5,5 milioni di vittime», si legge nel rapporto secondo cui se resterà l’attuale trend nel 2020 i morti raggiungeranno i 7 milioni e toccheranno quota 8 milioni nel 2030. Negli ultimi quarant’anni il tasso dei fumatori è declinato nei Paesi ricchi come Usa, Gran Bretagna e Giappone mentre è cresciuto nei Paesi in via di sviluppo.
Tra gli altri dati del rapporto è emerso che il rischio di morire di cancro al polmone è di oltre 23 volte più alto per i fumatori e di oltre 13 volte per le fumatrici, rispetto a quanti non hanno dimestichezza con le sigarette.
I fumatori muoiono in media 15 anni prima dei non fumatori – In Cina fuma il 60% degli uomini, che da soli consumano il 37% del tabacco mondiale – quasi un quarto dei giovani provano la prima sigaretta prima dei dieci anni – 100 milioni di persone sono state uccise dal tabacco nel XX secolo. Nel XXI secolo se non si farà nulla i morti legati al fumo raggiungeranno quota 1 miliardo – La Cina è di gran lunga il Paese dove si fuma di più, seguita da Usa, Russia e Giappone.