Inchiesta Rifiuti/ Bertolaso: la magistratura di Napoli intimidisce i miei collaboratori. Generali trattati come delinquenti

Emiliano Condò
Pubblicato il 29 Maggio 2009 - 17:06 OLTRE 6 MESI FA

«Rispetto a quest’indagine sono serenissimo, come la Repubblica di Venezia». Guido Bertolaso, sottosegretario all’Emergenza rifiuti, trova anche il tempo per una battuta, durante la conferenza stampa di Palazzo Salerno, a Napoli, un anno dopo il suo incarico.

Però, le indagini della magistratura partenopea non gli vanno giù e non fa più di tanto per nasconderlo: «Stimo i giudici ma questi continui interrogatori ai quali sono sottoposti i miei collaboratori possono intimorire o spaventare qualcuno».

Il sottosegretario è piccato soprattutto perché, a suo dire, buona parte delle informazioni richieste dalla procura «possono facilmente e ampliamente essere recuperate sul nostro sito internet». «Sembra che facciano domande – ha proseguito – solo per dimostrarci che siamo sotto controllo».

Oggetto dei recenti interrogatori è soprattutto il funzionamento del termovalorizzatore di Acerra: «Un lavoro difficilissimo. E non vorrei che tutti questi interrogatori finiscano per far allentare l’attenzione e l’impegno di qualcuno».

L’ultima stoccata Bertolaso la riserva ai metodi dei magistrati napoletani: «Devo confessarvi un certo imbarazzo perché interrogano generali a due tre stelle trattandoli come se avessero commesso chissà che cosa».

*Scuola superiore Giornalismo Luiss